Per effettuare queste operazioni, ci si può avvalere dell’assistenza di rappresentanze datoriali quali RetImpresa, che svolgono una funzione di garanzia nelle fasi di redazione finale e sottoscrizione del contratto, per evitarne possibili usi impropri o distorsivi.
Questa situazione comporta che la rete d’impresa per fini di solidarietà possa assumere esclusivamente la forma della rete-contratto, vale a dire il modello aggregativo privo di soggettività giuridica, che attualmente è anche quello più utilizzato dagli imprenditori (86%, 5.265 in valori assoluti delle 6.657 reti registrate in Italia), dal momento che non è possibile sottoscrivere contratti di rete dotati di soggettività giuridica con la sola firma digitale non autenticata.
Forme di aggregazione come la Rete di impresa quindi, permettono alle realtà più piccole di continuare ad essere agili e dinamiche e di poter ottenere quella massa critica necessaria per avere maggiore peso contrattuale, partecipare ai bandi regionali, nazionali o internazionali e reperire i fondi necessari per la ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti o pensare a servizi e processi sempre più digitalizzati.