Le imprese che non attueranno provvedimenti avranno un incremento della probabilità di default e una maggiore esposizione al rischio fisico
Gli eventi fisici estremi, dalle alluvioni alle frane rappresentano una seria minaccia anche a livello sociale e finanziario. Sulla base del Climate Stress Test della BCE, Cerved ha condotto un analogo esercizio sulle PMI italiane alla luce delle ripercussioni della crisi climatica.
PMI e crisi climatica: i tre possibili scenari
Dalla ricerca di Cerved emerge che entro il 2050 le PMI dovranno investire 203 miliardi di euro nella transizione di cui due terzi già nel primo decennio.
Per arrivare a tali conclusioni sono stati analizzati tre possibili scenari.
– Orderly, “ordinata”: la transizione procede in modo regolare e concentra i maggiori investimenti nel primo decennio.
– Disorderly, “disordinata”: prevede che gli interventi vengano posticipati nel 2030-40.
– Hot House, scenario “serra”: si interviene scarsamente e questo porta a un conseguente aumento della frequenza e della severità degli eventi fisici.