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10 MARZO 2025

Spreco di budget nell’Advertising: come affrontare l’Ad Waste?

Spese elevate per le inserzioni pubblicitarie a fronte di risultati non sempre soddisfacenti? Il grattacapo dell’ad waste non riguarda solo te, ma migliaia di inserzionisti di tutto il mondo: in questo articolo ti spieghiamo quali sono i motivi principali di questo problema e di come affrontarlo quotidianamente migliorando il ROI delle tue campagne online.

Che cos’è e come si individua l’ad waste?

L’espressione inglese ad waste può essere spiegata in italiano come segue: si tratta dello spreco di budget che si verifica quando un’inserzione pubblicitaria risulta priva di un ritorno economico. L’ad waste può essere dunque individuato in tutti quei casi in cui manchino i marcatori di una campagna pubblicitaria di successo, ossia le conversioni, qualsiasi sia il significato esatto che diamo a questa parola in base ai nostri obiettivi commerciali.

Alcuni studi calcolano che quasi la metà della spesa globale in advertising subisca questa sorte. Se è parzialmente fisiologico che esista un ineludibile margine di inefficacia in una campagna pubblicitaria, che non potrà mai essere al 100% efficace per il 100% degli e delle utenti, è anche vero che una riduzione di questo spreco è possibile e può rappresentare la chiave di pratiche pubblicitarie più sostenibili economicamente e ambientalmente, favorendo un approccio quality over quantity.

Due gli scenari dell’ad waste: o non vengono raggiunte le persone giuste o non si ottengono comunque i risultati sperati. In ogni caso, individuare i fattori scatenanti specifici di questo spreco di risorse deve diventare la prima priorità di chiunque si occupi di SEA.

Quali sono le cause di spreco di budget nelle inserzioni online?

La prima causa di questo sperpero di risorse è attribuibile a un cattivo targeting: se un’inserzione viene mostrata a persone non interessate al prodotto o servizio pubblicizzato, è evidente che quella pubblicità non porterà risultato alcuno.

È possibile però che il targeting sia corretto ma non lo sia il contenuto dell’inserzione: copy poco convincenti o incapaci di sottolineare la UVP (Unique Value Proposition) di quanto pubblicizzato danno lo stesso esito insoddisfacente.

In questo senso, l’AI sta facendo passi da gigante per consentire agli inserzionisti di gestire le creatività e i posizionamenti dei propri annunci in modo da renderli sempre più efficaci sulla base del feedback continuo degli utenti. Questo ci permetterà di liberarci anche di pratiche ormai largamente riconosciute come inefficienti, come l’uso di annunci invasivi e tutto ciò che genera UX carenti: in particolare, annunci che si caricano lentamente o che affollano le pagine web allontanando l’utente dall’acquisto anziché avvicinarlo.

Talvolta, da parte degli inserzionisti, si pone anche il caso di errori commessi in fase di monitoraggio e misurazione dei risultati: se, infatti, questo processo non viene svolto con accuratezza, le campagne non verranno ottimizzate in modo da permettere di ottenere il massimo ROI possibile.

Perché e come arginare l’ad waste

Come abbiamo già detto, un approccio che favorisca la qualità rispetto alla densità degli annunci ha risvolti positivi sia dal punto di vista economico sia da quello ambientale: tutte le nostre attività online hanno un’impronta sulla salute del nostro pianeta, e l’advertising non fa eccezione.

Per quello che riguarda le modalità a nostra disposizione per ridurre lo spreco di budget pubblicitario, è consigliabile approcciarsi all’advertising seguendo uno schema sequenziale e logico che elimini approssimazioni, improvvisazioni e inefficienze. Ecco quali dovrebbero essere gli elementi imprescindibili di ogni strategia SEA per marginalizzare l’ad waste:

1. Definire accuratamente il pubblico target servendosi di esperti del settore e basandosi su dati solidi. Questo permetterà anche di individuare i bisogni e le motivazioni all’acquisto degli utenti ideali e allineare, di conseguenza, ad essi tutti i propri messaggi pubblicitari;

2. Raggiungere il target scegliendo la strategia corretta, ad esempio usando la geolocalizzazione per promuovere un evento fra chi si trova nelle vicinanze o un prodotto a chi si trova nel negozio, fisicamente vicino, di un concorrente; i dati demografici scaturiti dalle analisi di cui al punto precedente, nonché i dati relativi al comportamento sono inoltre preziosi per definire ulteriormente il proprio pubblico. Anche il posizionamento su siti terzi rilevanti rispetto a date keyword è essenziale a questo processo;

3. Integrare monitoraggio e ottimizzazione in maniera stabile e continua nella propria routine lavorativa, non dimenticandosi di controllare periodicamente che non siano in corso attività fraudolente da parte di impostori che rubano visite e clic alle tue campagne sfruttando il nome del tuo brand o facendo scraping dei tuoi contenuti;

4. Rivolgersi a strumenti meno tradizionali di promozione, come i product placement, le storie native e i video.

Seguendo questa checklist potrai ridurre significativamente la quota di spreco pubblicitario presente nelle tue pratiche sull’Online Adv.

Conclusioni

Il problema dello spreco di risorse economiche nel settore dell’online advertising affligge ogni tipo di azienda che si trovi a scegliere questa forma di promozione dei propri prodotti o servizi. Comprenderne le radici e seguire alcune buone pratiche - utilizzando strategie di targeting efficaci, messaggi pertinenti, monitoraggio e misurazione accurati e strumenti di prevenzione delle frodi pubblicitarie - permette di ottimizzare l’efficacia delle campagne pubblicitarie aumentando il ROI, seppure nella consapevolezza che un’efficacia totale rappresenti un ideale non raggiungibile.

Il Team di Online Advertising di PWC analizza sempre i dati dei propri clienti in maniera approfondita per minimizzare gli sprechi pubblicitari e massimizzare il ROI. Attraverso la collaborazione con il Team di Web Analytics, affina inoltre le strategie di targeting delle campagne evitando investimenti inefficienti. Questo approccio integrato garantisce ai nostri clienti un uso intelligente del budget di Online Advertising, trasformando ogni euro speso in valore reale e riducendo al minimo la dispersione degli investimenti pubblicitari.