17 FEBBRAIO 2025
Chiunque faccia campagne Online Adv su Google, sia esso agenzia o azienda o freelance, sa che nella sezione “Consigli” Google mostra i “suoi” suggerimenti di ottimizzazione divisi per categorie.
Di solito il primo pensiero è quello di ignorare i suoi consigli in quanto prodotto da una macchina creata per far guadagnare Google. L'obiettivo di questo articolo è proprio aiutarti a distinguere tra suggerimenti utili e non, permettendoti di ottimizzare le tue campagne senza sprecare tempo o risorse.
Per gestire efficacemente i suggerimenti di Google Ads senza sprecare tempo, è consigliabile utilizzare la visualizzazione a tabella nella sezione "Consigli" della piattaforma. Questo layout offre una panoramica chiara delle raccomandazioni, permettendoti di identificare rapidamente quelle più rilevanti per le tue campagne.
Suggerimenti di Google Ads: quali da controllare assolutamente
Ci sono diversi suggerimenti che noi controlliamo sempre in quanto rivelatori di problemi. Uno di questi è “correggi i problemi relativi al tag Google”; avere problemi con il tag potrebbe portare a una perdita nel tracciamento e quindi ai KPI misurati.
Similmente al primo anche quello di correggere la configurazione delle conversioni avanzate diventa fondamentale in quanto ci permette di migliorare l’accuratezza dei dati di conversione.
Importante sicuramente anche l’aggiunta di estensioni agli annunci; le estensioni, come i sitelink o le callout, possono aumentare la visibilità e l'efficacia dei tuoi annunci. Se Google ti suggerisce di aggiungere estensioni mancanti, è spesso una buona idea farlo.
Importante è anche la gestione delle disapprovazioni: se alcuni dei tuoi annunci o estensioni sono stati disapprovati, affrontare queste problematiche può migliorare la copertura e l'efficacia delle tue campagne.
Identificare i "tesori nascosti" fra le tips della piattaforma
Alcuni suggerimenti di Google Ads possono offrire un valore significativo se applicati correttamente. La chiave sta nel saper distinguere tra consigli che meritano attenzione e quelli che possono essere trascurati.
Eccone, ad esempio, alcuni da valutare caso per caso:
• Imposta un CPA target o usa “massimizza per le conversioni”: oltre a determinare spesso un cambio di strategia Google nasconde l’insidia di flaggare in automatico anche un aumento del budget. Se il consiglio venisse applicato senza verifica scopriremmo un aumento del budget, anche importante, senza averlo impostato. Da valutare in base alle performance.
• Rimozione di parole chiave in conflitto: Google fornisce questa segnalazione quando una delle tue parole chiave negative sta bloccando la visualizzazione di un annuncio per una parola chiave positiva. Si tratta di una situazione molto ricorrente fra gli account con almeno 5 anni di campagne all’attivo ed esaminare questi conflitti, eliminando certe keyword negative o mettendole in pausa se non hai piena certezza della mossa che stai per fare, può aiutarti a garantire che i tuoi annunci raggiungano il pubblico desiderato senza sprecare impressioni e click;
• Aggiunta di parole chiave a corrispondenza generica. Negli ultimi anni, vuoi anche l’introduzione della Modern Search e il cambiamento nelle corrispondenze, Google ha molto puntato su questo tipo di bidding. Noi in Pro Web Consulting lo abbiamo testato su diversi business e abbiamo avuto dei risultati inaspettati. Quindi non va escluso a priori ma analizzati i pro e i contro.
• Migliora i tuoi annunci della rete di ricerca: se i tuoi annunci utilizzano titoli o descrizioni troppo simili, potresti perdere opportunità di attirare l'attenzione degli utenti, per cui Google potrebbe suggerirti di diversificare i tuoi contenuti per migliorare le performance di CTR e conversioni. Anche in questo caso il consiglio è quello di valutare caso per caso in quanto per alcuni clienti cambiare il copy non è cosi semplice e il tone of voice da usare è spesso molto diverso da quello dell’advertising.
Ci sono poi alcuni suggerimenti che secondo noi non andrebbero considerati:
• Ad esempio, raccomandazioni come "modifica i budget" o “ottimizza i budget” possono portare a incrementi significativi della spesa senza un corrispondente aumento del ritorno sull'investimento. Noi personalmente li controlliamo ma li ignoriamo in quanto spesso privi di fondamento soprattutto quando un cliente ha un budget definito. Potremmo considerarlo come una opportunità per ampliare il business ma spesso non è così.
• Un altro suggerimento sull’attivazione di altre tipologie di campagne secondo noi è da lasciare stare. Spesso non abbiamo budget sufficiente per attivare campagne di altro tipo e questi suggerimenti potrebbero essere strategici ma spesso non sono frutto di una visione globale dell’account.
• Un suggerimento che noi non consideriamo è quello di “espandere alla rete display” in quanto è consigliabile una campagna dedicata a quella tipologia piuttosto che lasciare a Google la scelta. Sarebbe infine necessario avere della creatività dedicata in quanto la display e la search in generale si trovano in due momenti diversi della customer journey.
Conclusioni
In conclusione, una valutazione attenta e selettiva può rivelare opportunità preziose per ottimizzare le tue campagne. Imparando a distinguere tra consigli utili e meno pertinenti, potrai migliorare le performance pubblicitarie senza aumentare inutilmente la spesa o il tempo dedicato alla gestione. Quello che consigliamo è di non applicare il consiglio senza verificarne l’efficacia; in caso positivo effettuare a mano la modifica.
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