15 APRILE 2025
Credito bancario e valutazione di affidabilità: vediamo come le imprese possono presidiare la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria e verificare la loro capacità di rimborso del debito.
La normativa bancaria, con il principio contabile internazionale IFRS9, ha imposto requisiti più stringenti nella valutazione del credito e per questa ragione è fondamentale che le imprese siano in grado di monitorare la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria, soprattutto in ottica prospettica e di verificare la propria capacità di rimborsare il debito.
Le banche devono, infatti, classificare le esposizioni creditizie dei propri clienti secondo tre livelli (detti Stage) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare, nonché differenti modalità di calcolo degli interessi. Il credito bancario concesso a una impresa può essere così classificato in tre Stage:
Quali sono gli indici di bilancio importanti per la banca?
La banca, prima di concedere un credito, verifica una serie di dati che è utile che l’impresa conosca.
Tra gli indicatori di bilancio maggiormente considerati dagli istituti di credito vi è il rapporto PFN/EBITDA e il DSCR.
La PFN (Posizione Finanziaria Netta) rappresenta il livello di esposizione finanziaria che l’azienda presenta verso i terzi, al netto delle disponibilità liquide. Si possono avere 2 metodologie di calcolo della PFN:
L’EBITDA (Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization) o MOL (Margine Operativo Lordo) è un valore particolarmente interessante che considera solo la gestione caratteristica dell’impresa e che si ottiene sottraendo al valore della produzione il costo della produzione, escludendo dal calcolo gli ammortamenti e le svalutazioni. L’indice così calcolato non tiene conto degli oneri e proventi finanziari, dei costi e ricavi straordinari e delle imposte.
Il rapporto PFN/EBITDA è il rapporto fra il debito netto (Posizione Finanziaria Netta) e l’EBITDA aziendale e indica il numero di anni necessari per rimborsare completamente il debito attraverso la gestione caratteristica dell’impresa.
La soglia di tale indicatore oltre la quale scatta la classificazione del credito in Stage 2 è 6, mentre in caso di superamento del valore 12 scatta la classificazione in Stage 3.
Un altro indicatore interessante per le banche è DSCR (Debt Service Coverage Ratio) in grado di esprimere la capacità di rimborso del debito aziendale e quindi la sostenibilità finanziaria dell’impresa. Il DSCR non si limita a quantificare in maniera “statica” l’ammontare totale del debito finanziario in relazione al patrimonio netto, ma analizza in modo “dinamico” e “prospettico” la capacità di rimborso e la sostenibilità del debito, considerando anche i piani di sviluppo aziendali.
La tradizionale formula di calcolo del DSCR è la seguente:
Cash flow operativo - tax / Flusso finanziario a servizio del debito
Per “Cash flow operativo – tax” si intende il flusso di cassa prodotto dalla gestione caratteristica al netto del flusso fiscale relativo al pagamento delle imposte sul reddito d’esercizio.
Per “Flusso finanziario a servizio del debito” si intende il flusso finanziario per il pagamento degli interessi passivi nonché della quota capitale dei finanziamenti nel periodo considerato.
Questo indice è ormai considerato uno strumento imprescindibile per determinare la solidità di un’impresa.
Nella formulazione più diffusa di tale indice, vengono posti a rapporto l’EBITDA aziendale al netto delle imposte e il flusso di cassa a servizio del debito finanziario, costituito dalle rate previste a pagamento nei 12 mesi successivi, nonché gli interessi passivi relativi al debito finanziario a breve termine.
La soglia di tale indicatore al di sotto della quale scatta la classificazione del credito in Stage 2 è 1,25 mentre nel caso di valori al di sotto di 1,1 per due anni consecutivi, scatta la classificazione in Stage 3.
Come sopra esposto, il credito nel corso della sua vita può subire un declassamento da Stage 1 a Stage 2, tuttavia è possibile un ritorno “in bonis” dopo un periodo di osservazione di 24 mesi (cd. probation period) durante il quale il cliente dovrà dimostrare di essere in grado di rimborsare i propri debiti alle scadenze dovute.
I crediti classificati in Stage 3, beneficiari di misure di forbearance (modifiche alle condizioni del contratto originale della linea di credito concessa dalla banca al suo cliente) e tornati regolari, cessano di essere classificati come crediti deteriorati dopo un periodo di 12 mesi (cd. cure period) e a seguito di un ulteriore periodo di osservazione di 24 mesi possono essere nuovamente classificati in Stage 1, in assenza di sconfinamenti e ritardi. I crediti in Stage 3 non beneficiari di misure di forbearance che regolarizzano gli arretrati, sono invece sottoposti al solo cure period di 3 mesi prima del ritorno “in bonis”.
In sintesi, è importante che l’impresa per favorire la comprensione dei suoi dati economico-finanziari fornisca alla banca, oltre al bilancio, un’analisi che mostra la sua redditività e la sua struttura finanziaria. Analizzare il bilancio sapendo su cosa si focalizzerà la banca può essere molto utile. Adottare strutture di bilancio in sintonia con le aspettative degli istituti di credito facilita il dialogo con la banca e l’ottenimento di finanziamenti.
Leggi altri articoli educational a tema economico-finanziario
© 2025 Cerved Group S.p.A. u.s.
Via dell’Unione Europea n. 6/A-6/B – 20097 San Donato Milanese (MI) – REA 2035639 Cap. Soc. € 50.521.142 – P.I. IT08587760961 – P.I. Gruppo IT12022630961 - Azienda con sistema qualità certificato da DNV – UNI EN ISO 9001:2015