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30 GENNAIO 2025

Rischi catastrofali: obbligo assicurativo per le imprese dal 31 marzo 2025

A marzo scatta l’obbligo di stipulare una assicurazione per le imprese in caso di calamità naturali per garantire la continuità produttiva anche in situazioni critiche

Le imprese obbligate

La legge di Bilancio per il 2024 ha introdotto l’obbligo, per tutte le imprese con sede legale in Italia e per quelle che hanno sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni direttamente causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali iscritti in bilancio. Si fa riferimento alle imprese obbligate all'iscrizione nel registro delle imprese ai sensi dell'articolo 2188 del codice civile.

Le imprese escluse dall’obbligo

Sono escluse le imprese agricole, per le quali si fa riferimento al Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo, brina e siccità, prevista dalla Legge di Bilancio per il 2022. Anche le imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste o gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione, sono escluse dall’obbligo assicurativo.

Quali sono i rischi da coprire

Le assicurazioni catastrofali obbligatorie per i danni ai beni, devono essere stipulate per calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.

Gli eventi da assicurare sono:

sismi,

alluvioni,

frane,

inondazioni e esondazioni.

Perché è necessario l'obbligo assicurativo?

Secondo un’analisi Cerved sono 73.000 le imprese maggiormente esposte al rischio catastrofale in Italia, in particolare nell’oil&gas (sia estrazione e produzione che raffinazione e commercio), nella produzione di energia, nei settori del cemento, del ferro e acciaio, dei materiali da costruzione, nell’agricoltura. Seguono l’automotive, la chimica, il sistema moda, i trasporti e la logistica.

Cosa succede se non viene stipulata l’assicurazione?

La legge prevede specifiche conseguenze per coloro che non rispettano l’obbligo di stipula delle polizze assicurative entro i termini stabiliti. Parliamo di:

  • esclusione da agevolazioni e contributi: dell'inadempimento dell'obbligo di assicurazione da parte delle imprese, si deve tener conto
  • nell'assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali,
  • rischio finanziario elevato: la mancanza di una copertura assicurativa espone le imprese a un rischio finanziario notevole. In caso di eventi catastrofali, i costi per riparare o ricostruire gli immobili sono spesso elevatissimi e rischiano di compromettere la stabilità economica delle imprese e del loro business,
  • reputazione aziendale: la mancata osservanza degli obblighi assicurativi potrebbe danneggiare la reputazione dell’azienda. I clienti, i fornitori e investitori e tutti gli stakeolders potrebbero considerare negativamente un’impresa che non rispetta le normative.

In sintesi, la norma vuole assicurare che le imprese possano minimizzare le interruzioni dell’attività ed avere quindi una maggiore resilienza e continuità del business aziendale.


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