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Analizza il tuo bilancio sapendo cosa valuta la banca

Quando chiedi un finanziamento, per favorire la comprensione dei tuoi dati economico-finanziari fornisci alla banca, oltre al bilancio, un’analisi che mostra la redditività e la struttura finanziaria della tua impresa.

Conosci il tuo bilancio?

Analizzare il proprio bilancio sapendo su cosa si focalizzerà la banca può essere molto utile. Adottare strutture di bilancio in sintonia con le aspettative degli istituti di credito facilita il dialogo con la banca.

Quando chiedi un finanziamento, per favorire la comprensione dei tuoi dati economico-finanziari fornisci alla banca, oltre al bilancio, un’analisi che mostra la redditività e la struttura finanziaria della tua impresa.

L’equilibrio economico

Equilibrio finanziario ed equilibrio economico sono due componenti imprescindibili per rimanere sul mercato: una delle principali cause di default dell’impresa è la mancanza di liquidità necessaria per proseguire la propria attività e onorare i propri debiti.

Il documento da cui partire per l’analisi di bilancio è lo Stato Patrimoniale che generalmente viene suddiviso in 5 macro categorie. Le attività sono composte dalle immobilizzazioni e dall’attivo corrente o circolante, le passività dal patrimonio netto, dai debiti a medio lungo termine e dalle passività correnti. Diversi sono gli indicatori da calcolare per conoscere lo stato di salute della tua impresa.

Il Capitale Circolante Netto (CCN) è un margine di primaria importanza perché, se positivo, significa che la tua impresa è in grado di far fronte agli impegni a breve termine con attività liquide. Il CCN è costituito dalla differenza tra le attività correnti e le passività correnti, in altri termini da (rimanenze + liquidità immediate + crediti a breve termine) meno (debiti finanziari + debiti a breve termine).

La tua impresa è ben capitalizzata se per ogni 100 euro investiti in azienda, almeno 25 sono finanziati direttamente da te.

Calcola il tuo indice di indebitamento. Più l’indice cresce più l’impresa è indebitata.

Valori inferiori a 4 indicano una situazione ottimale.

Un valore particolarmente interessante è il Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA) che considera solo la gestione caratteristica dell’impresa e che si ottiene sottraendo al valore della produzione il costo della produzione, escludendo dal calcolo gli ammortamenti e le svalutazioni. L’indice così calcolato non tiene conto degli oneri e proventi finanziari, dei costi e ricavi straordinari e delle imposte.

Se sottrai dal MOL il valore degli ammortamenti, degli accantonamenti operativi e sommi il saldo di ricavi e oneri diversi ottieni il Margine Operativo Netto (MON o EBIT).

Sai quanto incidono i debiti bancari sulla gestione caratteristica (MOL)? Un valore di tre volte superiore al MOL indica carenza di risorse per rimborsare i prestiti.

Vi sono diversi altri indici da calcolare che sono spiegati nel secondo capitolo della Guida Cerved,

L’equilibrio finanziario

Come già detto, equilibrio finanziario e equilibrio economico sono strettamente correlati. I costi e i ricavi, infatti, sono misurati, rispettivamente, da uscite ed entrate finanziarie. Cosa significa valutare l’andamento economico del tuo business? Vuol dire calcolare l’ammontare dei costi e dei ricavi della tua attività e verificare che gli indici di redditività ad essi connessi forniscano dei risultati positivi.


Il MOL, già considerato in relazione alle voci dello Stato Patrimoniale, è uno dei più importanti indicatori perché misura la redditività della sola gestione caratteristica dell’impresa. Il rapporto tra MOL e fatturato indica il margine di guadagno per ogni unità di fatturato.

Puoi proseguire l’analisi della tua impresa attraverso il calcolo di altri indicatori di redditività come il ROE e il ROI che sono considerati tra i principali indici di bilancio utilizzati nel processo di valutazione del merito di credito da parte della banca.

Il ROE (Return on Equity) dice già molto a chi valuta il tuo merito di credito perché misura il rendimento del capitale proprio ed è dato dal rapporto tra l’utile netto d’esercizio e il capitale netto che hai conferito nella tua impresa.

Il ROI (Return On Investment) è un indice di redditività molto utilizzato che esprime, in termini percentuali, quanto rendono gli investimenti che hai fatto. Il confronto con il valore medio di settore e una analisi del trend dell’indice nel tempo è molto utile e, In generale, è auspicabile un valore positivo più elevato possibile.

Nel secondo capitolo della Guida Cerved sono presenti esempi di MOL e MON e un tool che ti consente di calcolare i principali indici del tuo bilancio.

Una volta analizzata la tua struttura economico-finanziaria, ti sei reso conto di come sei posizionato rispetto ad una “situazione ottimale di equilibrio”. Ma c’è un’altra grandezza fondamentale nel processo di valutazione della banca che è il cash flow o “flusso di cassa”.

Vi sono diverse modalità e diversi livelli di approfondimento per arrivare all’effettiva variazione di cassa. Partendo dall’analisi del conto economico, si potrebbe pensare che l’utile netto coincida con la cassa. In realtà, nella determinazione dell’utile incidono delle voci di carattere non monetario che effettivamente non generano un’uscita di liquidità dall’azienda.

Basti pensare all’acquisto di un macchinario, in cui il pagamento avviene normalmente per intero nell’anno di acquisto, ma troviamo dei riflessi di questa operazione per diversi anni in conto economico, sotto la forma degli ammortamenti, che non rappresentano un’uscita di cassa (che è avvenuta tutta nell’anno di acquisto), ma un allineamento contabile.

Il cash flow ti dà una prima indicazione sulla liquidità generata dalla tua attività. Leggendo il capitolo troverai un tool che ti consente di calcolare il tuo cash-flow.