16 GENNAIO 2024
Le Istituzioni europee hanno raggiunto un primo accordo politico per introdurre la normativa comunitaria sull’intelligenza artificiale: l'AI Act
Le Istituzioni Ue a inizio dicembre hanno raggiunto un primo accordo politico sull'AI Act, la legge europea sull'intelligenza artificiale. "Una novità mondiale", ha sottolineato la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. L’obiettivo della normativa è garantire che l’AI protegga diritti fondamentali, democrazia, Stato di diritto e sostenibilità ambientale, stimolando al tempo stesso l'innovazione e rendendo l'Europa leader nel settore.
AI Act, approccio risk-based
L'AI Act è nato come iniziativa per regolamentare l'uso e lo sviluppo dell'intelligenza artificiale all'interno dell'Unione Europea, al fine di garantire un equilibrio tra l'innovazione tecnologica e la protezione dei diritti e dei valori fondamentali dei cittadini europei.
Le nuove regole sull’intelligenza artificiale saranno applicate direttamente e nello stesso modo in tutti gli Stati membri, sulla base di una definizione di AI adeguata alle esigenze future, seguendo un approccio basato sul rischio.
Vediamo qui di seguito i dettagli sulle categorie.
Le categorie di rischio
AI Act, il contesto approvativo e sanzionatorio
Dunque, già nell’ambito di tale accordo politico sono state previste delle ammende per i soggetti che non rispetteranno le norme. Le imprese che per violazioni concernenti applicazioni di AI classificate come vietate saranno sanzionate con 35 milioni di euro, o il 7% del fatturato annuo globale (se superiore alla cifra indicata), oppure con 15 milioni di € o il 3% per le violazioni di altri obblighi e 7,5 milioni di € o l'1,5% per la comunicazione di informazioni inesatte. Sono previsti massimali più proporzionati per le sanzioni amministrative per le PMI e le start-up in caso di violazione della legge sull'Intelligenza Artificiale.
Cosa succede adesso? L'accordo politico dovrà ricevere l'approvazione formale del Parlamento europeo e del Consiglio, per entrare quindi in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. La legge sull'AI diventerà applicabile due anni dopo la sua entrata in vigore, fatta eccezione per alcune disposizioni specifiche: i divieti si applicheranno già dopo 6 mesi, mentre le norme sull'AI per finalità generali si applicheranno dopo 12 mesi. Per procedere con l’iter approvativo sono già previste nelle prossime settimane delle riunioni tecniche per definire in dettaglio le possibilità e i paletti normativi dell’AI Act.
Da anni la Commissione Europea agevola e rafforza la cooperazione in materia di AI in tutta l'UE per stimolare la competitività e garantire la fiducia basata sui valori dell'UE. A livello internazionale l’UE ha fatto sapere che continuerà a promuovere il suo approccio all'intelligenza artificiale e ad operare in consessi quali il G7, l'OCSE, il Consiglio d'Europa, il G20 e le Nazioni Unite, sostenendo l'accordo di Hiroshima fra i leader del G7 sull'AI e sui principi guida internazionali per una intelligenza artificiale sicura e affidabile nonché il codice di condotta volontario per i sistemi di Intelligenza Artificiale avanzati.
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