In Italia, il canale assicurativo bancario ha raccolto nel 2023 circa 59 miliardi di euro, in grande maggioranza relativi al ramo vita. È però in crescita continua la raccolta sui rami danni non auto, che possono godere di una serie di fattori a favore, a partire dalla visibilità per il cliente fino al rapporto privilegiato con le Pmi.
Negli ultimi anni, la bancassicurazione ha assunto un ruolo sempre più centrale nel panorama assicurativo italiano, mantenendo la leadership nel business vita e registrando una forte crescita nei danni. Questo sviluppo è stato favorito dalla crescente centralità dell’assicurazione nelle strategie bancarie e dall’aumento dell’interesse dei consumatori per soluzioni accessibili direttamente tramite le banche.
Nel 2023 il mercato assicurativo ha raggiunto i 145 miliardi di euro di raccolta, di cui 59 miliardi tramite il canale bancario. Il settore vita domina con 55 miliardi, mentre il comparto danni ne raccoglie quattro. La quota di mercato della bancassurance vita si è stabilizzata intorno al 55%, mentre il segmento danni non auto, con una crescita del 26% dal 2020, ha raggiunto il 12% a fine 2024, con ulteriori prospettive di sviluppo.
L’evoluzione della bancassurance segue due direttrici principali. La prima: nel settore vita, le banche stanno internalizzando il business per rafforzare la gestione del portafoglio assicurativo e integrare le polizze in un’offerta finanziaria più ampia. La seconda: nel settore danni, il mercato è in fermento, con un numero crescente di joint venture e accordi.
Offerta, investimenti e digitale i punti di forza
Le banche stanno puntando principalmente sui danni non auto per consolidare la loro crescita, sostenute in questo da diversi fattori:
Ma quanto può crescere, nei prossimi anni, la bancassicurazione danni?
Per rispondere, è utile fare riferimento alle esperienze europee. Sebbene la bancassurance danni non sia ancora molto sviluppata in Europa, Francia e Spagna hanno ottenuto buoni risultati. Oltralpe la quota di mercato dei danni ha già superato il 20%, indicando un potenziale ancora da esplorare in Italia.
Gli esperti attribuiscono questo successo a tre fattori chiave: la frequente interazione con il cliente, la conoscenza approfondita delle sue esigenze e un’elevata digitalizzazione. Inoltre, in Francia la bancassurance danni è presente da 25 anni, con i principali gruppi bancari che hanno sviluppato un’offerta completa, ormai allineata a quella delle compagnie assicurative.
I consumatori apprezzano la prossimità
Un altro aspetto chiave riguarda la percezione dei consumatori. Un’indagine di Innovation Team, business unit di Mbs Consulting, su circa 1.000 famiglie italiane evidenzia una notevole consapevolezza del fenomeno. Tra i principali segnali positivi per il canale, segnaliamo:
Per gli agenti è già concorrenza
A conferma della posizione ormai consolidata delle banche, è interessante considerare anche la percezione degli agenti.
Un’altra indagine Innovation Team condotta su oltre 3.800 agenti evidenzia che il secondo competitor, dopo le altre agenzie, è proprio la bancassurance. In particolare, il 17% e il 22% degli agenti citano le banche come il principale competitor rispettivamente nei danni non auto e nel retail. Sebbene gli agenti vedano i loro colleghi come principali concorrenti, non sottovalutano comunque la pericolosità delle banche (va peraltro sottolineato che le banche, grazie alla forte spinta commerciale degli ultimi anni, hanno sicuramente contribuito in modo significativo alla crescita della propensione assicurativa dei consumatori, generando un effetto positivo per tutto il mercato).
In conclusione, è facilmente prevedibile che la bancassurance danni in Italia continuerà a crescere, trainata dal rapporto fiduciario con i clienti, dalla capillarità sul territorio e dalla spinta verso la digitalizzazione. Tuttavia, per garantire una crescita sostenibile e duratura, le banche dovranno continuare a investire nella qualità della consulenza, nel servizio post-vendita e nello sviluppo di prodotti sempre più personalizzati. Un aspetto cruciale per il successo sarà la capacità di sviluppare il segmento delle Pmi, un target privilegiato per le banche, grazie al rapporto consolidato con queste imprese. Sebbene questo mercato sia ancora poco coperto sotto il profilo assicurativo, il potenziale di crescita rispetto alle compagnie assicurative tradizionali rimane notevole.
Fabio Orsi, senior partner di Innovation Team
Gabriele Marcelli, specialist di Innovation Team
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