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16 dicembre 2025

Pubblicazione in G.U. del Codice degli Incentivi

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Pubblicazione in G.U. del Codice degli Incentivi


Pubblicato in G.U. il decreto legislativo n. 184/2025 contenente il nuovo “Codice degli Incentivi”.

Obiettivo del Provvedimento è riordinare in modo organico il sistema degli incentivi alle imprese, armonizzando la disciplina di carattere generale e superando la frammentarietà del sistema previgente.

Il Codice definisce i principi generali relativi agli incentivi alle imprese ispirandosi ai criteri della:

  • digitalizzazione
  • semplificazione
  • trasparenza.

Le disposizioni del codice devono in ogni caso risultare compatibili con le norme europee. Tra le due fonti sussiste un rapporto gerarchico pertanto, qualora l’incentivo presenti le caratteristiche di aiuto di Stato ai sensi del TFUE, è fatto salvo il rispetto della pertinente normativa europea.

Ambito di applicazione

La disciplina del codice si applica alle seguenti tipologie di agevolazioni: contributo a fondo perduto, garanzie su operazioni finanziarie, finanziamenti agevolati e altri strumenti rimborsabili, interventi nel capitale di rischio, agevolazioni fiscali e contributive.

Restano esclusi:

  • gli incentivi fiscali automatici (come crediti d’imposta senza istruttoria);
  • gli incentivi fiscali in materia di accise;
  • gli incentivi contributivi, che restano disciplinati da norme specifiche.

Programmazione

Al fine di rendere conoscibili gli incentivi, assolvendo al principio di trasparenza, il codice richiede alle amministrazioni compenti di adottare un “Programma degli Incentivi” contenente:

  • gli obiettivi strategici;
  • le tipologie di interventi idonei all’attuazione degli obiettivi;
  • le risorse messe a disposizione;
  • il cronoprogramma di massima di attuazione;

Con successivo decreto del MIMIT, da adottarsi entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del Codice, sarà definito il modello di Programma degli incentivi.

Inoltre, sempre nell’ottica di programmazione degli incentivi e al fine di coordinare la politica di incentivazione statale con quella regionale è istituito, presso il MIMIT, il Tavolo Permanente degli incentivi composto dai ministri e rappresentanti delle amministrazioni centrali e regionali.

Il Tavolo deve essere convocato almeno 2 volte l’anno:

  • entro il 31 gennaio di ogni anno, al fine di individuare la Programmazione relativa agli incentivi da adottare nell’anno in corso;
  • entro il 31 luglio di ogni anno, funzionale alla Programmazione dell’anno successivo.

Attuazione degli incentivi

Il Codice infine disciplina l’intero percorso amministrativo relativo all’attuazione degli incentivi.

A titolo esemplificativo:

  • individua gli elementi propri di un bando-tipo, ad esempio: finalità, risorse disponibili, soggetto competente, agevolazioni concedibili;
  • attribuisce all’amministrazione responsabile dell’incentivo il potere di affidare a enti in house o a società o enti selezionati tramite procedure di gara pubblica le attività previste durante il ciclo di vita dell’incentivo, ad esempio la progettazione, l’attuazione, la gestione, l’informazione e la pubblicità;
  • individua le tipologie di elementi premianti: attribuzione del rating di legalità; possesso della certificazione della parità di genere; assunzione, nei termini stabiliti dal bando, di persone con disabilità, aggiuntive rispetto agli obblighi assunzionali; valorizzazione della quantità e qualità del lavoro giovanile e del lavoro femminile; misure di welfare aziendale e azioni a favore della genitorialità.
  • Oltre agli elementi premianti, laddove compatibili con gli obiettivi del bando, in ogni caso i bandi devono prevedere almeno uno dei seguenti sistemi di premialità:

- attribuzione di punteggio aggiuntivo;

- riserva di quota delle risorse finanziarie allocate;

- incremento dell'ammontare delle agevolazioni, nei limiti delle intensità o dei massimali di aiuto eventualmente applicabili e delle risorse disponibili.

  • dispone la riserva di una quota minima, pari al 60%, di risorse in favore delle PMI
  • individua le cause che escludono l’accesso agli incentivi tra cui la mancata sottoscrizione di polizze catastrofali, fatta eccezione per gli incentivi fiscali e contributivi;
  • individua le condizioni di ammissibilità delle spese, tra cui: la tracciabilità, l’indicazione del codice CUP
  • disciplina le procedure e le modalità di accesso agli incentivi, le procedure istruttorie (valutazioni a sportello, a graduatoria o negoziali), le revoche nonché le modalità di erogazione degli incentivi.

Sistema Incentivi Italia

In attuazione del principio della digitalizzazione il Codice introduce un catalogo di servizi denominato Sistema Incentivi Italia e reso disponibile grazie all’interoperabilità di due piattaforme già esistenti: RNA e Incentivi.gov.it.

Il catalogo contiene servizi inerenti l’intero ciclo di vita degli incentivi e dunque funzionali, a titolo esemplificativo, all’elaborazione di schemi di bandi, alla disponibilità di un sistema di classificazione delle voci di spesa, al monitoraggio e all’assegnazione del codice CUP.

Monitoraggio

In attuazione del principio della semplificazione amministrativa e al fine di garantire un uso efficiente delle risorse, il codice dispone che il monitoraggio delle agevolazioni avviene mediante codice CUP che identifica in modo univoco ogni agevolazione.

Crediti d’imposta automatici

La disciplina dettata dal presente codice si applica esclusivamente agli incentivi fiscali che prevedono lo svolgimento di una attività istruttoria, non anche agli incentivi fiscali automatici.

Tuttavia, con riferimento a questa ultima tipologia di agevolazione, il codice introduce un onere di comunicazione preventiva a carico del soggetto richiedente l’agevolazione nei confronti del soggetto competente circa l’ammontare complessivo delle agevolazioni di cui intende fruire, nonché la ripartizione negli anni della fruizione stessa.

Tale comunicazione preventiva assolve alla logica del monitoraggio delle risorse. Infatti, ricade in capo al soggetto competente l’onere di successiva comunicazione degli importi delle agevolazioni richieste al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il codice entrerà in vigore il 1 gennaio 2026. Per la piena operatività dei servizi previsti si dovrà attendere la pubblicazione di appositi decreti attuativi, da emanarsi al più tardi entro il mese di maggio 2026.

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