Quindi per calcolare un primo indicatore di cash flow, che seppur nella sua semplicità ti dà un’indicazione sulla liquidità generata (o meno) dalla tua attività economica, si può partire dall’utile netto, a cui aggiungere tutti i costi che non danno luogo a effettivi esborsi monetari (ammortamenti, quota di Tfr, accantonamenti a riserve ordinarie e straordinarie, etc.). Si arriva così a capire che se il valore è positivo, hai generato liquidità con la tua attività economica durante l’anno, mentre se negativo segnala che la gestione ha consumato maggiori risorse di quante ne siano entrate.