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  • 30 agosto 2022
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Sai parlare con le banche?

Che linguaggio parlano banche e imprese? Il primo capitolo della Guida ”Come ti valutano le banche e i finanziatori” ti suggerisce alcune azioni per facilitare il dialogo con gli interlocutori bancari.

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Che linguaggio parlano banche e imprese?

Quando ti rivolgi alla banca per chiedere un finanziamento ti può capitare di presentarti con:

 ● un trend del fatturato altalenante;

● una conoscenza solo indicativa del tuo fabbisogno finanziario;

 ● una modesta patrimonializzazione;

 ● l’esigenza di rinegoziare il debito bancario in essere;

 ● una richiesta di credito per nuovi progetti o progetti già avviati.

Il più delle volte trovi:

● un difficile accesso al credito;

● una sempre maggiore richiesta di garanzie;

● una modesta valorizzazione del nuovo capitale immesso in azienda, considerato più una garanzia per ottenere il rimborso dei prestiti che un motivo per migliorare il merito di credito;

● la richiesta di maggiori informazioni qualitative e prospettiche.

In sintesi, hai difficoltà a dialogare con la banca e ad arrivare a un punto di incontro tra la tua necessità di finanziamento e l’esigenza della banca di disporre di sufficienti garanzie a rimborso del credito. Per uscire da questo impasse nel rapporto banca-impresa è necessario individuare al meglio i fabbisogni finanziari della tua impresa e presentarti in modo adeguato per facilitare il dialogo con gli interlocutori bancari.

Analogamente a quando ti presenti ad un potenziale cliente o fornitore, anche nei confronti della banca devi prima di tutto dimostrare di voler agire per la continuità aziendale, spiegare che l’azienda ha le risorse e le caratteristiche per stare sul mercato, che la proprietà crede nell’impresa e continuerà ad investire, che esistono competenze per la crescita e lo sviluppo dell’attività.

Quando chiedi credito la banca raccoglie informazioni quantitative che provengono principalmente dal bilancio.

L’istituto di credito può reperire anche informazioni qualitative, per esempio, dal tuo sito internet o dalle tue brochure commerciali, o da altri data-base che raccolgono informazioni sulle tue abitudini di pagamento.

Infine, la banca generalmente consulta le informazioni di carattere andamentale che riguardano i tuoi rapporti con il sistema bancario, la movimentazione dei tuoi conti, l’effettivo utilizzo dei fidi.

Che reputazione hai sul mercato?

Credibilità e trasparenza aiutano le imprese ad essere visibili in un mercato finanziario in rapida evoluzione, che favorisce le imprese in grado di autovalutarsi, di individuare i propri fabbisogni e di presentarsi in modo appropriato ai terzi finanziatori. Ti sei domandato che reputazione hai sul mercato? Clienti, fornitori e più in generale i terzi finanziatori si chiedono se sei affidabile, e tu cosa fai per dimostrarlo?

Prima negli Stati Uniti e, in seguito, in altri paesi sono nati dei sistemi che misurano la reputazione aziendale e che sono uti[1]lizzati in modo proficuo dalle imprese. Il tema della reputazione è fortemente innovativo per l’Italia e Cerved l’ha introdotto in Europa tramite la piattaforma di gestione della reputazione aziendale “MyCerved

In sintesi , il primo passo per instaurare un corretto dialogo con la banca è presentarti con il vestito della festa.