Il MIPAAF (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) ha recentemente pubblicato il Regolamento Operativo recante le modalità di presentazione delle domande di accesso al bando “Parco Agrisolare”, insieme alle specifiche relative alle spese ammissibili e alla documentazione da presentare. Obiettivo La misura, finanziata dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostiene l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici ad uso produttivo del settore agricolo, zootecnico ed agroindustriale, ed eventuali interventi di riqualificazione per migliorare l’efficientamento energetico. Incentivo e beneficiari del Bando Parco Agrisolare La misura offre un contributo a fondo perduto in conto capitale di intensità variabile dal 30% al 70%,in base al settore di attività e al luogo di realizzazione dell’investimento. Possono presentare domanda di agevolazione gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria, le imprese agroindustriali e le cooperative agricole che svolgono attività agricola (ex art 2135 c.c), con codice Ateco ammesso (Allegato B del Decreto). Interventi necessari ammessi all’agevolazione Il Bando Parco Agrisolare incentiva l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale. Sono ammessi solo impianti fotovoltaici di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione. Per le aziende agricole di produzione primaria e le imprese attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare (decreto ministeriale del 14/7/2022). Interventi facoltativi Oltre alla realizzazione di impianti fotovoltaici, i beneficiari potranno eseguire uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture: –rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti; -realizzazione dell’isolamento termico dei tetti in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche ai fini del benessere degli animali; -realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria. Spese ammesse al Bando Parco Agrisolare Sono ammissibili spese per: -acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, fino a un limite massimo di 1.500 € Kwp; –sistemi di accumulo (acquisto e installazione di batterie di accumulatori, di dispositivi hardware e software connessi) nel limite massimo di 50.000 euro; -installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, fino ad un limite di 15.000 euro; –fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi; costi di connessione alla rete; –progettazione, asseverazioni e altre spese professionali, elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi qualora, tali interventi, siano presentati da soggetti esterni all’impresa. La spesa massima ammissibile per singolo progetto pari a 750.000 euro nel limite massimo di 1 milione di euro per singolo soggetto beneficiario. Modalità e termini di presentazione della domanda Sarà possibile inviare domanda di agevolazione, mediante piattaforma informatica del soggetto attuatore GSE (Gestore Servizi Energetici), a partire dalle ore 12:00 del 27 settembre 2022 e fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022. I progetti devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda. Dotazione finanziaria Le risorse finanziarie disponibili per gli anni dal 2022 al 2026 ammontano a 1,5 miliardi di euro, a valere sui fondi del PNRR – Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” – Componente 1 “Agricoltura sostenibile ed economia circolare” – Investimento 2.2, e sono così ripartite: -una quota di risorse pari a 1,2 miliardi di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria; -una quota di risorse pari a 150 milioni di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli; -una quota pari a 150 milioni di euro è destinata alla realizzazione degli interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e alle altre imprese. Vedi Allegato A, Tabelle 1A/2A/3A del Decreto. Riserva dedicata alle imprese del Sud-Italia La misura prevede inoltre che una riserva, pari ad almeno il 40% delle risorse complessive, sia destinata al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Sostieni la tua impresa con la Finanza Agevolata. Cerchi e ottieni le agevolazioni con semplicità con Cerved AMBIENTEIMPRESE E MERCATIINCENTIVIPNRRSOSTENIBILITÀ