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  • 11 maggio 2023
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Gender gap in Italia: solo un’azienda su quattro è guidata da donne

A che punto siamo per una completa parità di genere? Un’analisi con dati Cerved

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Nella graduatoria stilata nell’Annual Report 2022 del World Economic Forum pubblicata lo scorso settembre, è emerso che, relativamente al divario uomo-donna, l’Italia è 25esima su 35 paesi europei e 63esima nel mondo (dato calcolato su 146 paesi).

Ma quali sono i dati relativi al gender gap in Italia? Anche Cerved, grazie al vasto patrimonio di dati di cui dispone, si è posta l’obiettivo di analizzarli nel dettaglio.

Figure chiave d’impresa

Secondo i dati Cerved, estrapolati da un database di 1,5 milioni società di capitali, tra gli amministratori d’impresa (sia per il pubblico sia per il privato) solo circa una posizione su quattro di guida aziendale è attribuibile alle donne. Le percentuali variano tra i vari settori: per ateco che operano in settori di servizi/sociale/istruzione si raggiunge il 40%, mentre per ateco storicamente a trazione maschile (dove sono più presenti manualità/fisicità, es. costruzioni, estrazioni di minerali da cave, trasporto e magazzinaggio etc.) le percentuali precipitano al 15%. In ogni caso la parità non viene mai raggiunta.

È inoltre vero che talvolta la presenza di donne in ruoli di leadership è più significativa solo come conseguenza dell’applicazione della Legge sulle quote rosa (che prevede una quota minima di donne in ruoli chiave) o più semplicemente per ragioni reputazionali o di certificazione.

Questa situazione è possibile osservarla all’interno dei CDA: la presenza di donne vicepresidenti di CDA è percentualmente molto più alta rispetto a quella di donne presidenti di CDA: sostanzialmente il numero di ruoli chiave attribuito alle donne è raggiunto, ma i posti di reale comando rimangono in mano agli uomini.

Proprietà immobiliari

L’unico pillar dove mediamente le differenze uomo-donna si assottigliano è quello immobiliare. È possibile distinguere:

– Proprietà sui fabbricati dove il gender gap è praticamente nullo (50%-50%)

– Proprietà sui terreni: le donne proprietarie di terreni arrivano al 40%. La differenza con i fabbricati è forse conseguenza del fatto che la maggioranza di imprese in ambito agricolo/territoriale (e quindi si ritorna al concetto di manualità/fisicità) vengono gestite e possedute perlopiù da uomini

Gender gap e scolarizzazione

La scolarizzazione rappresenta un punto cardine per il futuro delle donne. Integrando i dati Cerved con dati ISTAT emerge che mediamente le donne senza nessun titolo di studio, sono percentualmente di più degli uomini (soprattutto nel sud Italia) ma, al contrario, la percentuale di donne con scolarizzazione universitaria è più alta rispetto a quella degli uomini (soprattutto nel centro Italia).

La presenza di un numero maggiore di donne laureate però non sempre si traduce in un analogo vantaggio in ambito lavorativo. La tipologia di scolarizzazione universitaria, infatti, risulta radicalmente sbilanciata se si considerano solo le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics): raggiungono infatti una laurea STEM il 33% degli uomini, contro il 17% delle donne. Si tratta di uno squilibrio che rischia di far aumentare il gender gap nel mondo del lavoro considerando che, proprio le discipline STEM, sono alla base di molte delle professionalità del futuro.

Futuro

Nonostante la situazione attuale sia ancora ben lontana da una parità tanto voluta quanto necessaria, si percepiscono delle note positive.

Secondo l’Annual Report 2022 del World Economic Forum la percentuale di donne con ruoli di leadership è in aumento: a livello globale, confrontando il 2016 con il 2022, ci sono 4 punti percentuali in più di donne assunte in ruoli di leadership.

Una conferma la si trova anche nei dati Cerved: la percentuale di donne amministratori di impresa varia a seconda dell’età: è significativamente più alta per le giovani donne e più bassa per le meno giovani. Insomma, esistono timidi segnali di un trend di miglioramento generale, in cui le nuove generazioni di donne stanno prendendo sempre più spazio in ruoli chiave anche se il cammino verso la completa parità di genere è ancora lungo.