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  • 04 luglio 2024
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Crisi d’impresa: il decreto con le correzioni al codice

Il decreto correttivo al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza è il terzo provvedimento apportato al codice e si inserisce nel quadro degli impegni assunti con il PNRR.

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E’ stato approvato il terzo decreto correttivo del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza che fornisce chiarimenti interpretativi e introduce una serie di modifiche, anche andando incontro alle richieste del mondo dei professionisti e in particolare dei commercialisti.

Infatti, il 10 giugno 2024 Il Governo ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo (Decreto legge 07/06/2024, n. 73) che si inserisce nel quadro degli impegni assunti con il PNRR, e che apporta alcune novità al testo originale, come:

– la revisione del meccanismo della segnalazione anticipata per l’emersione della crisi di impresa;

la trasformazione dell’albo dei Gestori in un elenco con un riconoscimento delle prerogative degli Ordini professionali.

la composizione negoziata.

Perché è stato necessario rivedere il Codice della crisi d’impresa?

Il Governo ha rivisto più di 50 articoli volti a:

correggere alcuni difetti di coordinamento normativo emersi a seguito dei precedenti correttivi;

emendare alcuni errori materiali;

aggiornare i riferimenti normativi;

fornire chiarimenti ad alcuni dubbi interpretativi emersi in sede di applicazione del codice.

Le principali novità del decreto correttivo

-Modifiche all’Articolo 25-octies

Segnalazione Anticipata: Revisione del meccanismo per l’emersione della crisi di impresa.

Responsabilità dei Sindaci: Attenuazione o esclusione della responsabilità per i sindaci che si attivano tempestivamente con la segnalazione all’organo amministrativo.

Tempestività della Segnalazione: Definizione di termini e condizioni per la tempestività della segnalazione: 60 giorni dalla conoscenza effettiva delle condizioni di crisi.

-Professionisti Coinvolti

Albo dei Gestori: All’articolo 356, l’albo dei Gestori diventa un semplice elenco, riconoscendo le prerogative degli Ordini professionali.

Distinzione tra Professionisti: Differenziazione tra professionisti ordinistici (obbligo di iscrizione ad albi o elenchi) e non ordinistici (eliminazione dell’obbligo di tirocinio).

Aggiornamento Professionale: Riduzione degli obblighi di aggiornamento; gli ordini professionali possono stabilire criteri di equipollenza tra aggiornamento biennale e corsi di formazione professionale continua.

– Composizione Negoziata

Accordi Transattivi: Introduzione della disciplina per accordi transattivi per i crediti tributari.

Ruolo del Tribunale: Accordi validati dal tribunale con i creditori pubblici, favorendo la composizione negoziata e la riuscita delle trattative nei casi di indebitamento principale verso l’Erario.

Queste novità mirano a migliorare la gestione della crisi d’impresa, favorendo una maggiore responsabilità e un’azione tempestiva da parte dei sindaci, semplificando le regole per i professionisti coinvolti e facilitando accordi transattivi per debiti fiscali.

Scarica il Rapporto Cerved PMI per approfondire l’andamento dei fallimenti nel capitolo “Demografia d’Impresa”