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  • 02 agosto 2024
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L’Industria Italiana del Riscaldamento e Condizionamento tra Transizione Tecnologica e Sfide Post-Superbonus 110%

Il comparto del Riscaldamento e Condizionamento nel biennio 2023-2024 vive una fase di forte criticità e trasformazione nell’ambito Residenziale, controbilanciato parzialmente dalla dinamica positiva della domanda Commerciale e del Terziario.

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Il comparto del Riscaldamento e Condizionamento nel biennio 2023-2024 vive una fase di forte criticità e trasformazione nell’ambito Residenziale, controbilanciato parzialmente dalla dinamica positiva della domanda Commerciale e del Terziario. L’offerta si sposta su impianti ecocompatibili di nuova generazione e prosegue il fenomeno della concentrazione del settore, sempre più presidiato da operatori multinazionali.

La produzione italiana di impianti di Riscaldamento e Condizionamento vale oltre 5,3 miliardi di euro e tra il 2023 e il 2024 evidenzia una significativa contrazione del giro d’affari, dopo il biennio 2021-2022 caratterizzato dall’intensa espansione, stimolata dalla ripresa degli investimenti post crisi pandemica e ulteriormente sovra-alimentato dal Superbonus 110%.

Il Mercato del Riscaldamento e Condizionamento nel Residenziale e Commerciale

Il mercato nazionale nel 2023 ha una dimensione superiore ai 5 miliardi di euro e presenta andamenti e caratteristiche contrastanti, che si esprimono anche nel corso del 2024.

L’ambito Residenziale registra una pesante flessione, provocata dall’interruzione dei benefici fiscali e delle agevolazioni (sconto in fattura, cessione del credito), per tutte le categorie di prodotto ed in particolare per le pompe di calore di bassa potenza e per i sistemi di riscaldamento ibridi (con alimentazione mista a gas e ad energia elettrica).

La domanda Commerciale e del Terziario invece segue anche per il 2024 una tendenza moderatamente favorevole, dopo il buon risultato acquisito nel 2023, sia nel mercato interno sia in quelli internazionali, grazie alla crescente richiesta di sostituzione di vecchi impianti da parte dei settori Turismo, Ristorazione, Commercio al dettaglio e Datacenter.

Nell’ambito Commerciale e Terziario si concentra la capacità produttiva dell’industria italiana, che ricopre un ruolo di leadership internazionale negli impianti di elevata potenza e alta qualità tecnologica. Questa particolare specializzazione è stata oggetto delle mire espansionistiche di gruppi multinazionali, che continuano a dimostrare interesse per iniziative di acquisizione e aggregazione di aziende italiane ed europee provenienti da tipologie di impianti alternativi e complementari.

Prospettive Future e Innovazione Tecnologica

La previsione di breve e medio termine indica un progressivo rilancio per il mercato italiano a partire dal 2025, con una crescita attesa sia nel Riscaldamento sia nel Condizionamento, in relazione alla riduzione dei prezzi degli impianti e dei tassi di interesse bancari e alla ripresa del processo di transizione energetica delle abitazioni e degli edifici.

In questo senso la ripartenza del mercato sarà trainata dai sistemi con tecnologia innovativa, caratterizzati da bassi consumi energetici e maggiori rendimenti termici (oltre che dall’utilizzo di gas refrigeranti naturali) e sarà guidato dalle nuove direttive europee in materia di Case Green ed Energy Performance Building Directive, che saranno veicolate dalla nuova Commissione Europea.

Gli operatori del settore stanno quindi affrontando una sfida decisiva per il proprio futuro, che riguarda la capacità di gestire e ottimizzare la struttura e la capacità produttiva su scala europea, oltre che la trasformazione tecnologica della propria offerta, che deve essere sempre più sofisticata, ecologica e integrata, non solo tra riscaldamento e condizionamento, ma anche con altri sistemi complementari come la ventilazione e la produzione di energia da fonte rinnovabile, ad esempio i pannelli fotovoltaici.

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