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  • 04 giugno 2024
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Cookie di terze parti: la fine di un’era

La fine dell'era dei cookie di terze parti è imminente e il mondo del digital marketing si trova a dover affrontare una trasformazione radicale. Quali impatti avrà questa rivoluzione?

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La fine dell’era dei cookie di terze parti è imminente e il mondo del digital marketing si trova di fronte a una trasformazione significativa. Di seguito esploreremo la storia, l’importanza e le conseguenze della scomparsa dei cookie di terze parti offrendo strumenti e strategie per prepararsi al futuro.

Breve storia dei Cookie

I cookie, piccoli blocchi di dati salvati sul computer degli utenti, sono nati nel 1994 con l’obiettivo di identificare i visitatori di un sito web (Netscape). Essendo il protocollo HTTP stateless (ogni richiesta non ha memoria della richiesta precedente), i cookie hanno permesso di memorizzare informazioni tra una richiesta e l’altra, rendendo possibile una navigazione personalizzata.

Il ruolo chiave dei Cookie di Terze Parti

I cookie di terze parti, inviati da domini diversi da quello visitato dall’utente, sono stati fondamentali per il retargeting e per tracciare il comportamento degli utenti su diversi siti. Questi cookie hanno consentito agli inserzionisti di mostrare annunci pertinenti basati sulle precedenti interazioni degli utenti con altri siti web.

Le conseguenze della scomparsa dei Cookie di Terze Parti

Con il blocco dei cookie di terze parti previsto per il 2024 su Chrome, il panorama del digital marketing cambierà drasticamente. Safari e Firefox hanno già implementato restrizioni significative.

Ma quali impatti avrà questa rivoluzione?

  • In primis assisteremo ad una ridotta capacità di Audience Targeting: sarà più difficile personalizzare gli annunci basati su dati demografici, comportamentali e geografici.
  • Sempre in ambito pubblicitario, si assisterà anche ad un minor controllo sul cosiddetto frequency cap: limitare il numero di volte che un annuncio viene mostrato allo stesso utente sarà decisamente più complesso.
  • Senza il tracciamento cross-dominio, misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie sarà più arduo.
  • Assisteremo probabilmente ad un aumento dei costi di acquisizione: la ridotta accuratezza nel tracking degli utenti renderà le campagne pubblicitarie meno efficaci e più costose.

Detto ciò, però, va precisato che il mondo digitale è estremamente abituato alle rivoluzione e sa come reinventarsi velocemente. Quali strumenti e strategie ci riserva il prossimo futuro?

Privacy Sandbox di Google

Google, ad esempio, ha introdotto la Privacy Sandbox, un insieme di API che mirano a proteggere la privacy degli utenti, riducendo la dipendenza dai cookie di terze parti.

Le principali API includono:

  • Topics API: permette di mostrare annunci basati sugli interessi, dedotti dalla cronologia di navigazione recente.
  • Protected Audience API: consente la personalizzazione degli annunci senza rivelare informazioni specifiche sull’utente.
  • Attribution Reporting API: misura le conversioni senza associare direttamente click o impression ai singoli utenti.

Stanno emergendo, inoltre, sistemi di identificazione alternativi basati su meccanismi probabilistici e algoritmi di machine learning, come soluzioni per riconoscere gli utenti attraverso diversi dispositivi senza violare la privacy.

La pubblicità contestuale, che mostra annunci basati sul contenuto della pagina anziché sul comportamento dell’utente, sta guadagnando popolarità. Questo approccio offre un equilibrio tra efficacia pubblicitaria e rispetto della privacy degli utenti.

A rischio di essere ripetitivi, creare contenuti di valore che attraggano organicamente il pubblico è sempre stata una strategia chiave e guadagnerà ancora più valore in questo contesto. Questo non solo aiuta a segmentare il pubblico, ma anche a raccogliere dati di prima parte in modo etico e trasparente.

Le aziende dovranno, infatti, investire nella raccolta e nell’utilizzo di dati di prima parte. Questo implica costruire infrastrutture adeguate a raccogliere, gestire e attivare i dati direttamente dai propri clienti, offrendo in cambio esperienze personalizzate a valore aggiunto.

Il ruolo dell’AI

Nel 2024 assistiamo, in contemporanea a questa rivoluzione legata ai cookie, all’esplosione e all’utilizzo su larga scala dell’AI. Ad oggi esistono già migliaia di strumenti a supporto del mercato pubblicitario, che aiutano gli inserzionisti ad ottimizzare gli annunci e i contenuti in modo predittivo, basandosi su algoritmi di generative AI. Questo aspetto non può essere trascurato e giocherà un ruolo fondamentale per sopperire in parte ai problemi che gli inserzionisti si troveranno a dover affrontare.

Conclusioni

La fine dei cookie di terze parti rappresenta una sfida significativa per il digital marketing, ma offre anche l’opportunità di adottare pratiche più rispettose della privacy e di innovare nelle strategie pubblicitarie. Prepararsi al cambiamento significa investire in nuove tecnologie, sviluppare competenze nella gestione dei dati di prima parte e sperimentare con approcci pubblicitari alternativi.

L’industria si sta adattando, e coloro che abbracceranno queste nuove strategie saranno ben posizionati per prosperare in un futuro senza cookie di terze parti.

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