Il buono pasto può essere considerato la prima forma di welfare, è un attivatore di consumi e soddisfa uno dei bisogni primari inclusi nel primo gradino della piramide sociale di Maslow: l’alimentazione. Il raddoppio della soglia di esenzione per i fringe benefit, da 258,23 a 516,46 euro, ha evidenziato l’importanza del welfare come forma di integrazione al reddito e ha avuto un forte impatto sulla capacità di spesa dei dipendenti, aumentando il loro potere d’acquisto con ricadute positive sull’intero sistema economico. Sono definiti “fringe” cioè accessori, perché si tratta di compensi in natura che migliorano sensibilmente il tenore di vita dei dipendenti, aiutandoli a sostenere alcune spese o garantendo delle prestazioni anche di alto valore. I fringe benefit, posso essere utilizzati per esempio per la scelta di dotazioni tecnologiche per la fruizione della didattica a distanza, per l’acquisto di testi scolastici, per le spese di tragitti casa-lavoro e casa-scuola, ma anche per gli acquisti per la casa, utili ad adattare l’ambiente alle esigenze determinate dai nuovi stili di vita, quali smart working e DAD.