Corporate Bond Italia – Conferma Dati
Cerved Rating Agency ti invita ad un nuovo appuntamento dedicato al mondo del Corporate Bond e alle imprese di medio-grandi dimensioni non quotate, in collaborazione con Equita e Andaf.
Scopri in anteprima i risultati della ricerca “Il potenziale di emissioni obbligazionarie per le Mid Cap non quotate”, di Cerved Rating Agency e Equita e assisti alla tavola rotonda con gli attori della filiera obbligazionaria.
Agenda
16:30 Apertura lavori
con la moderatrice Elisa Padoan di Class CNBC
16:33 Benvenuto
con Fabrizio Negri, CEO Cerved Rating Agency, Marcello Daverio, Head of Capital Markets Advisory – Managing Director, Equita e Carmine Scoglio, Vice Presidente, Andaf
16:45 Presentazione ricerca: “Il potenziale di emissioni obbligazionarie per le Mid Cap non quotate”
- Il contesto regolamentare di mercato
con Domenico Ghilotti, Co-Head of Research Team, Equita - La stima del potenziale di emissioni obbligazionarie per le imprese Mid Cap italiane non quotate
con Stefano Angelini, Research Analyst, Cerved Rating Agency
17:10 Il punto di vista dei grandi emittenti
con Agostino Scornajenchi, CFO Terna, Vittoria Iezzi, Resp. Debt Capital Market Ferrovie dello Stato e Barbara Bottoni, Resp. Monitoraggio Finanziario RFI
17:20 Tavola rotonda: “Il ricorso ai mercati obbligazionari di imprese Mid Cap italiane: esperienze a confronto“
Intervengono:
Angelo Meda, Portfolio Manager, Banor SIM
Gianpaolo Pellegrini, Chief Investment Officer, Muzinich & Co. SGR
Simone Strocchi, Vice Presidente, Italian Wine Brands
Fabio Fazzari, Group Financial Director, Newlat Group
Marcello Daverio, Head of Capital Markets Advisory – Managing Director, Equita
Fabrizio Negri, CEO Cerved Rating Agency
18:00 Chiusura e ringraziamenti
I temi chiave della ricerca
- Contesto di mercato europeo
e la forte domanda di “carta” legata alle politiche del Next Generation - Contesto di mercato italiano
e il ruolo del legislatore nell’indirizzare il risparmio domestico verso l’investimento in medie aziende e in strumenti di debito - Il potenziale di mercato di emissioni di bond
per imprese di media dimensione
Perché partecipare:
- Scopri in esclusiva i risultati del nuovo studio per le medie aziende
con la presentazione di “Il potenziale di emissioni obbligazionarie per le medie aziende non quotate”, ricerca di Cerved Rating Agency e Equita. - Assisti alla tavola rotonda
e ascolti i punti di vista di tutti gli attori della filiera obbligazionaria per avere una panoramica completa: investitori, emittenti, arranger e agenzia di rating - Segui l’evento gratuito in diretta, da dove preferisci
e ti porti a casa un bagaglio di informazioni, dati e analisi unico sul mondo delle medie aziende.
Media & Entertainment: la classifica Cerved delle imprese a maggior crescita
Ecco la classifica delle imprese Media & Entertainment che sono cresciute di più e in modo costante tra il 2014 e il 2019, secondo l’analisi dei bilanci depositati
La classifica delle prime 10 aziende
Dalla Classifica Cerved del comparto Media & Entertainment emerge che le prime 30 imprese classificate sono state in grado di far crescere il proprio fatturato mediamente del 31% rispetto al 1,5% dell’intero settore.
In prima posizione troviamo CHILI S.P.A.. L’azienda opera nella “Programmazione e trasmissioni televisive” e ha incrementato il fatturato del 58,7% passando da 4 milioni Euro del 2014 a 39 milioni Euro del 2019.
Al secondo posto: UCI ITALIA S.P.A., realtà attiva nella “Attività di proiezione cinematografica”. Ha incrementato il fatturato del 47,8% passando da 21,6 milioni di Euro del 2014 a 153 milioni di Euro del 2019.
Alla terza posizione troviamo BOOST S.P.A.. L’impresa, operante nella “Stampa e servizi connessi alla stampa”, ha incrementato il fatturato del 45,6% passando da 16 milioni di Euro del 2014 a 106 milioni di Euro del 2019.
Nella TOP 30 sono presenti altre realtà note. Ad esempio ISTITUTO LUCE-CINECITTA’, operante nella “Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi”, è passata da 4 a 16 milioni di euro di fatturato dal 2014 al 2019, con una crescita del 36,4%.
Scarica l’intera classifica per scoprire tutte le imprese presenti! Vai in fondo all’articolo!
Panoramica del comparto Media & Entertainment e criteri selettivi
Il comparto Media & Entertainment rappresenta il 2,4% delle imprese italiane dando occupazione a circa 342 mila persone (2,6%), generando un fatturato di 57 miliardi di Euro (2%).
Dell’intero comparto Media & Entertainment, ovvero oltre 130 mila imprese, sono state selezionate per questa classifica quelle che presentano i seguenti criteri:
- società di capitale operative ad oggi
- presenza di bilanci 2014-2019
- ricavi maggiori di 2 milioni di euro e con più di 10 addetti (da bilancio 2014)
- ricavi in crescita per ognuna delle annualità considerate.
Complessivamente sono 104 le imprese del comparto Media & Entertainment che rispettano questi parametri, l’1% delle oltre 8.600 aziende riscontrate a livello nazionale con crescita ininterrotta nel periodo 2014-2019. Al fine della nostra classifica, queste imprese sono state ordinate per CAGR decrescente(Compounded Average Growth Rate) (*Nota).
Previsioni per le imprese Media & Entertainment nel biennio 2020-22
Secondo le previsioni settoriali di Cerved, il comparto Media & Entertainment risente degli effetti della pandemia in maniera più intensa rispetto alla media nazionale.
Tra il 2019 e il 2020 il fatturato complessivo delle imprese operanti nel comparto Media & Entertainment si è contratto quasi del 14%, maggiore rispetto al calo medio nazionale (-11,3%).
La ripresa prevista per il biennio 2021-2022, non riporterà i ricavi del comparto Media & Entertainment sui livelli pre-covid: nel 2022 in questo comparto si prevedono fatturati di 4,3 punti percentuali più bassi rispetto a quelli del 2019, rispetto alla media dell’intera economia italiana che invece si contrarrà del 2%.
Il seguente grafico mostra l’andamento del fatturato dell’intero sistema economico italiano a confronto con il solo comparto Media & Entertainment nel periodo 2014-2022.
(*Nota) – Il tasso annuo di crescita composto, più comunemente noto come CAGR dall’acronimo anglosassone Compounded Average Growth Rate, rappresenta la crescita percentuale media di una grandezza in un lasso di tempo. Dato per esempio il fatturato A di un’azione all’anno x e il fatturato B di un’azienda nell’anno y, il CAGR dei ricavi indica la crescita percentuale media annua dei ricavi.
Scopri quali sono le 30 aziende presenti in classifica. Scarica la lista completa!
Scopri le altre Classifiche Cerved:
Materiali da costruzione: la classifica Cerved delle imprese a maggior crescita
Questa classifica Cerved mostra le imprese del comparto Materiali da costruzione che sono cresciute di più e in modo costante tra il 2014 e il 2019, secondo l’analisi dei bilanci depositati
La classifica delle prime 10 aziende
Dalla Classifica Cerved del comparto Materiali da costruzione emerge che le prime 30 imprese classificate sono state in grado di far crescere il proprio fatturato mediamente del 20% rispetto al 2,6% dell’intero settore.
In prima posizione troviamo CAPPELLARI S.R.L.. L’azienda opera nella “Fabbricazione di prodotti in calcestruzzo per l’edilizia” e ha incrementato il fatturato del 30,2% passando da 2 milioni Euro del 2014 a 10,6 milioni Euro del 2019.
Al secondo posto GENERAL BETON TRIVENETA S.P.A., azienda attiva nella “Produzione di calcestruzzo pronto per l’uso”. Questa realtà ha incrementato il fatturato del 28,9% passando da 17,8 milioni di Euro del 2014 a 63,5 milioni di Euro del 2019.
Alla terza posizione troviamo AQUILAPREM S.R.L.. L’impresa, operante nella “Produzione di calcestruzzo pronto per l’uso”, ha incrementato il fatturato del 27,7% passando da 2,7 milioni di Euro del 2014 a 9,4 milioni di Euro del 2019.
Nelle TOP 30 è notevole la performance di LAMINAM S.P.A. società che opera nella “Fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti”. Questa impresa è passata da 39 a 116 milioni di euro di fatturato dal 2014 al 2019, con una crescita del 24%.
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Panoramica del comparto e criteri selettivi
Il comparto Materiali da costruzione rappresenta l’1,3% delle imprese italiane. Dà occupazione a circa 342 mila persone (2,1%) e genera 80 miliardi di Euro ovvero il 3% del fatturato delle imprese italiane.
Dell’intero comparto Materiali da costruzione, ovvero oltre 74 mila imprese, sono state selezionate per questa classifica quelle che presentano i seguenti criteri:
- società di capitale operative ad oggi
- presenza di bilanci 2014-2019
- ricavi maggiori di 2 milioni di euro e con più di 10 addetti (da bilancio 2014)
- ricavi in crescita per ognuna delle annualità considerate.
Complessivamente sono 73 le imprese del comparto Materiali da costruzione che rispettano questi parametri, lo 0,8% delle oltre 8.600 aziende riscontrate a livello nazionale con crescita ininterrotta nel periodo 2014-2019. Al fine della nostra classifica, queste imprese sono state ordinate per CAGR decrescente (Compounded Average Growth Rate) (*Nota).
Previsioni per il biennio 2020-22
Secondo le previsioni settoriali di Cerved, il comparto Materiali da costruzione risente degli effetti della pandemia in maniera meno intensa rispetto alla media nazionale.
Tra il 2019 e il 2020 il fatturato complessivo delle imprese operanti in questo comparto si è contratto dell’9%, meno rispetto al calo medio nazionale (-11,3%).
La ripresa prevista per il biennio 2021-2022 riporterà i ricavi del comparto sui livelli pre-covid. Nel 2022, infatti, si prevedono fatturati di 1,4 punti percentuali più alti rispetto a quelli del 2019, contro la media dell’intera economia Italiana, attesa in contrazione del 2%.
Nel grafico a seguire vediamo l’andamento del fatturato dell’intero sistema economico italiano a confronto con il solo comparto Materiali da costruzione nel periodo 2014-2022.
(*Nota) – Il tasso annuo di crescita composto, più comunemente noto come CAGR dall’acronimo anglosassone Compounded Average Growth Rate, rappresenta la crescita percentuale media di una grandezza in un lasso di tempo. Dato per esempio il fatturato A di un’azione all’anno x e il fatturato B di un’azienda nell’anno y, il CAGR dei ricavi indica la crescita percentuale media annua dei ricavi.
Scopri quali sono le 30 aziende presenti in classifica. Scarica la lista completa!
Scopri le altre Classifiche Cerved:
Componentistica elettromeccanica: la classifica Cerved delle imprese a maggior crescita
Questa classifica Cerved mostra le imprese del comparto Componentistica elettromeccanica che sono cresciute di più e in modo costante tra il 2014 e il 2019, secondo l’analisi dei bilanci depositati
Le prime 10 aziende di componentistica elettromeccanica
Dalla Classifica Cerved del comparto Componentistica elettromeccanica emerge che le prime 30 imprese classificate sono state in grado di far crescere il proprio fatturato mediamente del 25% rispetto al 2,5% dell’intero settore.
In prima posizione troviamo RESIDEO S.R.L. . L’azienda opera nella “Fabbricazione di altre apparecchiature elettriche” e ha incrementato il fatturato del 51% passando da 4,6 milioni Euro del 2014 a 37 milioni Euro del 2019.
Al secondo posto ELECTRIC MOTORS COMPANY S.R.L., azienda attiva nella “Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici”. Questa realtà ha incrementato il fatturato del 39,6% passando da 3,9 milioni di Euro del 2014 a 20,8 milioni di Euro del 2019.
Alla terza posizione troviamo ENEXA S.P.A.. L’impresa, operante nella “Fabbricazione di batterie di pile ed accumulatori elettrici”, ha incrementato il fatturato del 36,7% passando da 13,6 milioni di Euro del 2014 a 17,3 milioni di Euro del 2019.
Nelle TOP 30 sono presenti altre realtà note, come TECHNOPROBE S.P.A. e INTERCABLE S.R.L.
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Panoramica del comparto e criteri selettivi
Il comparto della componentistica elettromeccanica rappresenta lo 0,5% delle imprese italiane. Dà occupazione a circa 426 mila persone (2,5%) e genera un fatturato di 136 miliardi di Euro (5%).
Dell’intero comparto Componentistica elettromeccanica, ovvero oltre 22.513 imprese, sono state selezionate per questa classifica quelle che presentano i seguenti criteri:
- società di capitale operative ad oggi
- presenza di bilanci 2014-2019
- ricavi maggiori di 2 milioni di euro e con più di 10 addetti (da bilancio 2014)
- ricavi in crescita per ognuna delle annualità considerate.
Complessivamente sono 332 le imprese del comparto Componentistica elettromeccanica che rispettano questi parametri, il 3% delle oltre 8.600 aziende riscontrate a livello nazionale con crescita ininterrotta nel periodo 2014-2019. Al fine dello nostra classifica, queste imprese sono state ordinate per CAGR decrescente (Compounded Average Growth Rate) (*Nota).
Previsioni per il biennio 2020-22
Secondo le previsioni settoriali di Cerved, il comparto Componentistica elettromeccanica risente degli effetti della pandemia in maniera più forte rispetto alla media nazionale.
Tra il 2019 e il 2020 il fatturato complessivo delle imprese operanti nel comparto si è contratto dell’14,3%, maggiore rispetto al calo medio nazionale (-11,3%).
La ripresa prevista per il biennio 2021-2022, non riporterà i ricavi sui livelli pre-covid. Nel 2022 in questo comparto si prevedono fatturati di 3 punti percentuali più bassi rispetto a quelli del 2019. Uno scarto più alto rispetto alla media dell’intera economia italiana in contrazione del 2%.
Scopri quali sono le 30 aziende presenti in classifica. Scarica la lista completa!
Scopri le altre Classifiche Cerved:
(*Nota) – Il tasso annuo di crescita composto, più comunemente noto come CAGR dall’acronimo anglosassone Compounded Average Growth Rate, rappresenta la crescita percentuale media di una grandezza in un lasso di tempo. Dato per esempio il fatturato A di un’azione all’anno x e il fatturato B di un’azienda nell’anno y, il CAGR dei ricavi indica la crescita percentuale media annua dei ricavi.
ESG Connect | diretta
L’evento di riferimento sulle tematiche ESG
Parleremo di:
- Correlazione tra rischio di credito e sostenibilità
- Diversity, Equity e Inclusion nelle imprese italiane
- Merito creditizio e profilo di sostenibilità delle imprese familiari
- L’impatto dell’economia circolare sul profilo di rischio delle imprese italiane
Mobili & Arredi: la classifica Cerved delle imprese a maggior crescita
Ecco le aziende che sono cresciute di più e in modo costante tra il 2014 e il 2019, secondo l’analisi dei bilanci depositati
Le prime 10 classificate
La crescita è a doppia cifra. Nel settore Mobili & Arredi le prime 30 imprese classificate, nel confronto fra 2014 e 2019, sono state in grado di far crescere il proprio fatturato mediamente del 20% rispetto al 3,6% dell’intero settore. Tra le prime 10 imprese, 2 operano nella produzione di poltrone e divani e 6 nella realizzazione di mobili per uffici e negozi.
In prima posizione troviamo INTERIORS IDEA S.R.L. che opera nella “Fabbricazione di altri mobili non metallici per ufficio e negozi”: ha incrementato il fatturato del 46% passando da 2,5 milioni Euro del 2014 a 16,5 milioni Euro del 2019.
Al secondo posto si posiziona BERTO S.R.L. attiva nella “Fabbricazione di poltrone e divani”: ha incrementato il fatturato del 31% passando da 2,7 milioni di Euro del 2014 a 10,6 milioni di Euro del 2019.
Alla terza posizione troviamo NIAS S.R.L. realtà che opera nella “Fabbricazione di poltrone e divani”, la quale ha incrementato il fatturato del 27,6% passando da 5,8 milioni di Euro del 2014 a 20 milioni di Euro del 2019.
Nelle TOP 30 sono presenti altre realtà note, come MOLTENI & C. S.P.A. Scarica l’intera classifica per scoprire tutte le imprese presenti! Vai in fondo all’articolo!
Panoramica del comparto e criteri selettivi
Il comparto Mobili & Arredi rappresenta lo 0,4% delle imprese italiane, dà occupazione a circa 119 mila persone (0,7%) e genera un fatturato di 17 miliardi di Euro (0,6%).
Dell’intero comparto Mobili & Arredi, ovvero oltre 21.660 imprese, sono state selezionate per questa classifica quelle che presentano i seguenti criteri:
- società di capitale operative ad oggi
- presenza di bilanci 2014-2019
- ricavi maggiori di 2 milioni di euro e con più di 10 addetti (da bilancio 2014)
- ricavi in crescita per ognuna delle annualità considerate.
Complessivamente sono 128 le imprese del comparto Mobili & Arredi che rispettano questi parametri, il 1,4% delle oltre 8.600 aziende riscontrate a livello nazionale con crescita ininterrotta nel periodo 2014-2019. Al fine dello nostra classifica, queste imprese sono state ordinate per CAGR decrescente (Compounded Average Growth Rate) (*Nota).
Previsioni per il biennio 2020-22
Secondo le previsioni settoriali di Cerved, il comparto Mobili & Arredi risente degli effetti della pandemia ma con riduzione del giro d’affari in linea con la media nazionale.
Tra il 2019 e il 2020 il fatturato complessivo del comparto si è contratto dell’11,9%, in linea con il calo medio nazionale (-11,3%).
La ripresa prevista per il biennio 2021-2022, spingerà i ricavi quasi sui livelli pre-covid: nel 2022 in questo comparto si prevedono fatturati di solo un punto percentuale più bassi del 2019, uno scarto minimo e inferiore rispetto alla media dell’intera economia italiana in contrazione del 2%.
In questo grafico vediamo l’andamento del fatturato dell’intero sistema economico italiano a confronto con il solo comparto Mobili & Arredi nel periodo 2014-2022.
Scopri quali sono le 30 aziende presenti in classifica. Scarica la lista completa!
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(*Nota) – Il tasso annuo di crescita composto, più comunemente noto come CAGR dall’acronimo anglosassone Compounded Average Growth Rate, rappresenta la crescita percentuale media di una grandezza in un lasso di tempo. Dato per esempio il fatturato A di un’azione all’anno x e il fatturato B di un’azienda nell’anno y, il CAGR dei ricavi indica la crescita percentuale media annua dei ricavi.
Credit Outlook Mid-Year, riviste al ribasso le probabilità di default delle imprese italiane
Evoluzione della probabilità di default – Fonte: Cerved Rating Agency
Cerved Rating Agency stima un calo dal 5,8% del giugno ‘21 al 5,2% previsto per giugno ’22.
Migliora il merito di credito delle aziende. Diminuisce quindi la probabilità di default (PD) delle imprese non-finanziarie italiane secondo le stime di Cerved Rating Agency elaborate nel Mid-Year Credit Outlook 2021-2022. L’analisi conferma il miglioramento della rischiosità complessiva, con una probabilità di default media attesa pari al 5,2% a giugno 2022, in calo rispetto al dato attuale (5,8%), ma comunque sopra i livelli pre-pandemici.
La diminuzione è prevista anche a fine del 2021, in riduzione rispetto a quanto previsto all’inizio dell’anno (i.e. 5,7% versus 6,0%). “Si tratta quindi di un quadro di sostanziale miglioramento – afferma Fabrizio Negri, CEO di Cerved Rating Agency – dovuto a una migliore situazione sanitaria ed economica a livello nazionale, alla revisione al rialzo del PIL italiano sostenuto dalla ripresa della produzione industriale, dal rimbalzo dei consumi interni e delle esportazioni e da spill-over positivi dal PNRR.”
Tuttavia permangono le incertezze, in primis legate all’evoluzione della pandemia, all’andamento dei prezzi delle commodities e alle potenziali problematiche relative all’approvvigionamento della componentistica che potrebbero compromettere lo scenario sopradescritto: pertanto, nel caso si verificassero congiuntamente tali eventi, la probabilità di default potrebbe risalire al 5,70% a giugno 2022.
PROBABILITÀ DI DEFAULT PER AREA GEOGRAFICA E SETTORI
L’Outlook stima dei livelli di rischio in maniera differenziata per settore merceologico e L’analisi prevede una diminuzione del rischio di default per Turismo, Manifattura e Costruzioni mentre il Farmaceutico e le Utilities si confermano, in assoluto, i settori con le probabilità di default più basse. Analizzando i dati della penisola italianavediamo inoltre che le probabilità di default sono diverse per area geografica.
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di Credit Outlook Mid-Year 2021-22?
Abbigliamento: la classifica Cerved delle imprese a maggior crescita
Questa classifica Cerved mostra le imprese del comparto Abbigliamento che sono cresciute di più e in modo costante tra il 2014 e il 2019, secondo l’analisi dei bilanci depositati.
Le prime 10 classificate
Le 67 classificate sono state in grado di far crescere il proprio fatturato mediamente del 15% rispetto al 1% dell’intero settore. Tra le prime 10 imprese, 8 operano nel confezionamento di articoli di abbigliamento.
In prima posizione troviamo KERING FASHION OPERATIONS S.R.L. che opera nelle “Confezione di articoli di abbigliamento”: ha incrementato il fatturato del 77% passando da 45 milioni Euro del 2014 a 787 milioni Euro del 2019.
Al secondo posto MANIFATTURE CESARI S.R.L. che opera nella “Confezione in serie di abbigliamento esterno”: ha incrementato il fatturato del 40,6% passando da 2,7 milioni di Euro del 2014 a 15 milioni di Euro del 2019.
Alla terza posizione troviamo MONTECRISTO S.R.L. realtà che opera nella “Confezione di articoli di abbigliamento”, la quale ha incrementato il fatturato del 35,5% passando da 5,4 milioni di Euro del 2014 a 24,7 milioni di Euro del 2019.
Nelle TOP 50 sono presenti altre realtà note, come BRUNELLO CUCINELLI e MAX MARA.
Panoramica del comparto e criteri selettivi
Il comparto Abbigliamento rappresenta lo 0,9% delle imprese operanti in Italia e dà occupazione a circa 291 mila persone (1,8%), generando un fatturato di 59 miliardi di Euro (2,3%).
Dell’intero comparto Abbigliamento, ovvero oltre 49.400 imprese, sono state selezionate per questa classifica quelle che presentano i seguenti criteri:
- società di capitale operative ad oggi
- presenza di bilanci 2014-2019
- ricavi maggiori di 2 milioni di euro e con più di 10 addetti (da bilancio 2014)
- ricavi in crescita per ognuna delle annualità considerate.
Sono 67 le imprese del comparto Abbigliamento che rispettano questi parametri, il 0,7% delle oltre 8.600 aziende riscontrate a livello nazionale con crescita ininterrotta nel periodo 2014-2019. Al fine dello nostra classifica, queste imprese sono state ordinate per CAGR decrescente (Compounded Average Growth Rate) (*Nota).
Previsioni per il biennio 2020-22
Secondo le previsioni settoriali di Cerved, l’Abbigliamento è uno dei comparti più colpiti dalla pandemia. Indebolito dalle misure restrittive anti-Covid e dai provvedimenti di distanziamento sociale, il comparto Abbigliamento ha subito una drastica riduzione del giro d’affari.
Tra il 2019 e il 2020 il fatturato complessivo delle imprese italiane si è contratto dell’11,3%, mentre il fatturato delle imprese del comparto Abbigliamento è crollato quasi del 20%.
Nonostante la ripresa prevista per il biennio 2021-2022, i ricavi del comparto Abbigliamento nel 2022 saranno lontani di 7 punti percentuali dai livelli pre Covid del 2019, uno scarto quasi tre volte superiore rispetto alla media dell’intera economia italiana in contrazione del 2%.
In questo grafico vediamo l’andamento del fatturato dell’intero sistema economico italiano a confronto con il solo comparto dell’abbigliamento nel periodo 2014-2022.
Scopri quali sono le 67 aziende presenti in classifica. Scarica la lista completa!
Sei interessato ad approfondire la tematica? SCRIVICI!
(*Nota) – Il tasso annuo di crescita composto, più comunemente noto come CAGR dall’acronimo anglosassone Compounded Average Growth Rate, rappresenta la crescita percentuale media di una grandezza in un lasso di tempo. Dato per esempio il fatturato A di un’azione all’anno x e il fatturato B di un’azienda nell’anno y, il CAGR dei ricavi indica la crescita percentuale media annua dei ricavi.
ESG Connect | 30 settembre 2021
Una prospettiva inedita sul mondo ESG
Ottieni i risultati della Ricerca di Cerved Rating Agency in anteprima: scopri la correlazione fra sostenibilità e rischio di impresa, i potenziali di investimento e i profili di rischio della transizione green imminente e l’importanza della diversity per le performance aziendali.
Speaker d’eccezione
MARGA HOEK
Autrice e speaker di livello internazionale, è tra le più grandi esperte mondiali di sostenibilità per le imprese. Grande conoscitrice delle sfide e delle opportunità che le aziende affrontano per una transizione verso un mondo sostenibile, prenderà la parola per un intervento esclusivo dedicato al tema dell’evento.
FEDERICO FUBINI
Vicedirettore ad personam del Corriere della Sera, sarà il moderatore e ti guiderà con la sua esperienza attraverso i diversi momenti di confronto dell’evento, in compagnia degli ospiti presenti.
MARIANGELA PIRA
Giornalista e reporter per SkyTG24, parteciperà con uno speech ricco di spunti importanti e ti introdurrà alla tavola rotonda dedicata proprio al rating ESG come strumento di valorizzazione del percorso di sostenibilità intrapreso dalle aziende.
Gli appuntamenti più importanti con la sostenibilità sono a Cerved ESG Connect
16:00 Benvenuto
con Federico Fubini, Vicedirettore ad personam, Corriere della Sera, Fabrizio Negri, Amministratore Delegato, Cerved Rating Agency e Piero Pozzi, Executive Vice President – BU Risk Intelligence, Cerved Group
16:05 Keynote speech: sfide e opportunità per la transizione verso un mondo sostenibile
di Marga Hoek, Autrice e speaker di livello internazionale.
16:20 Presentazione Ricerca:
- La performance ESG in correlazione con il merito creditizio
- Transizione green: potenziali di investimento e profili di rischio
- La Diversità di genere in relazione alle performance aziendali
A cura di Cerved Rating Agency:
Andrea Cincinnati Cini, Head of ESG solutions, Irene Bruschi, ESG Team Leader, Sabrina Giovisi, ESG Analyst, Cristian Parretta, Sviluppo Modelli e Metodologie di Rating, Stefano Angelini, Research Analyst
16:50 La finanza sostenibile è il motore del cambiamento? Le esperienze a confronto
Tavola rotonda:
Daniele Colantonio, Partner, Responsabile Marketing & Sviluppo Prodotti, Anthilia Capital Partner SGR
Alessandra Patera, Head of Marketing, Institutional Sales, ESG, DeA Capital Alternative Funds SGR S.p.A.
Walter Ricciotti, CEO, Quadrivio
Claudio Scardovi, Founder & CEO, HOPE S.B. SICAF Retail
Modera: Federico Fubini, Vicedirettore ad personam, Corriere della Sera
17:20 Sostenibilità di filiera: collaborare per creare valore condiviso
Francesco Grande, Head of Business Development, Cerved Rating Agency
Enrico Viganò, Amministratore unico, Findynamic
Modera: Federico Fubini, Vicedirettore ad personam, Corriere della Sera
17:35 Intervista
Dora Iacobelli, Coordinatrice del Gruppo di lavoro del Goal5 – Eguaglianza di genere, ASviS
Modera: Mariangela Pira, Giornalista e reporter, SkyTG24
17:45 Rating ESG: la chiave per valorizzare le scelte sostenibili
Vincenzo Cimini, CEO, Greenthesis
Alessandro Varesio, CFO, Acque Bresciane
Modera: Mariangela Pira, Giornalista e reporter, SkyTG24
18:00 Chiusura e ringraziamenti
con Federico Fubini, Vicedirettore ad personam, Corriere della Sera e Fabrizio Negri, Amministratore Delegato, Cerved Rating Agency
Perché non puoi perdere Cerved ESG Connect
Technology: la classifica Cerved delle 30 imprese a maggior crescita
Questa classifica Cerved mostra le imprese del Technology che sono cresciute di più e in modo costante tra il 2014 e il 2019, secondo l’analisi dei bilanci depositati.
Le prime 30 classificate
Le prime 30 classificate sono state in grado di far crescere il proprio fatturato mediamente del 41% rispetto al 4% dell’intero settore. Tra le prime 10 imprese, 7 operano nella produzione di software.
In prima posizione troviamo TARGA TELEMATICS S.P.A.. che opera nelle “Attività dei servizi connessi alle tecnologie dell’informatica”: ha incrementato il fatturato del 70% passando da 2,8 milioni Euro del 2014 a 40 milioni Euro del 2019.
Al secondo posto ALTEA UP S.R.L. che opera nella “Consulenza nel settore hi-tech”: ha incrementato il fatturato del 68% passando da 2,7 milioni di Euro del 2014 a 37,5 milioni di Euro del 2019.
Alla terza posizione troviamo SALESFORCE.COM ITALY S.R.L., realtà nota che opera nella “Produzione di software”, la quale ha incrementato il fatturato del 64% passando da 5,3 milioni di Euro del 2014 a 63 milioni di Euro del 2019.
Nella TOP 10 troviamo altre realtà importanti, come GSD SISTEMI E SERVIZI e DATALOGIC.
Criteri selettivi e panoramica del comparto
Dell’intero comparto Technology, ovvero oltre 134.000 imprese, sono state selezionate per questa classifica quelle che presentano i seguenti criteri:
- società di capitale operative ad oggi
- presenza di bilanci 2014-2019
- ricavi maggiori di 2 milioni di euro e con più di 10 addetti (da bilancio 2014)
- ricavi in crescita per ognuna delle annualità considerate
Sono 329 le imprese del comparto Technology che rispettano questi parametri, il 3,8% delle oltre 8.600 aziende riscontrate a livello nazionale con crescita ininterrotta.
Da questa selezione è stata realizzata una classifica di 30 imprese ordinata per CAGR decrescente (Compounded Average Growth Rate) (*Nota).
Il comparto Technology rappresenta il 2,3% delle imprese operanti in Italia e dà occupazione a circa 537 mila persone (3,3%), generando un fatturato di 83 miliardi di euro (2,7%).
Previsioni per il biennio 2020-22
Il comparto Technology secondo le previsioni settoriali di Cerved, sarà in grado di reagire in maniera rapida alla crisi Covid, sfruttando la sua naturale inclinazione al rinnovamento e all’innovazione.
Tra il 2019 e il 2020 il fatturato complessivo delle imprese italiane si è contratto dell’11,3%, mentre il Techology si è mantenuto pressoché stabile vicino ai livelli pre-Covid (-0,5%).
Tra 2019 e 2022, per il Technology si attende un aumento aggregato dei ricavi del 15,5%, ampiamente superiore al 2% della crescita prevista a livello nazionale. Questo a conferma di come l’innovazione sia una vera e propria chiave di svolta per agganciare la ripresa e reinventare nuovi business in linea con i continui cambiamenti del mercato.
In questo grafico vediamo l’andamento del fatturato dell’intero sistema economico italiano a confronto con il solo comparto del Technology nel periodo 2014-2022.
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(*Nota) – Il tasso annuo di crescita composto, più comunemente noto come CAGR dall’acronimo anglosassone Compounded Average Growth Rate, rappresenta la crescita percentuale media di una grandezza in un lasso di tempo. Dato per esempio il fatturato A di un’azione all’anno x e il fatturato B di un’azienda nell’anno y, il CAGR dei ricavi indica la crescita percentuale media annua dei ricavi.