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  • 17 ottobre 2022
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Social: come influenzano le scelte dei consumatori?

I Social Media ci permettono di rimanere in contatto con i clienti, di ricercarne potenziali e di mantenere alta la visibilità e la credibilità sui luoghi virtuali più frequentati. Ma quanto li conosci? Leggi questo articolo per saperne di più!

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Che i Social Network siano uno strumento di comunicazione essenziale è, ormai, una certezza assoluta. Permettono di rimanere in contatto con i propri clienti, di ricercarne potenziali e di mantenere alta la visibilità e la credibilità di un Brand sui luoghi virtuali più frequentati. Ma come possiamo sfruttarli per ampliare il nostro pubblico? Com’è possibile pilotare la viralizzazione di un contenuto?

I Social Network

I social network sono servizi online per la gestione dei rapporti e delle reti sociali. Abitualmente, accedendo mediante Browser o App Mobile, i social permettono la comunicazione e la condivisione di testi, foto, video, musica, ecc. La media mondiale di permanenza quotidiana sui Social Network per singolo utente, secondo una ricerca di Dataportal, è di 2, 27 ore. È intuibile quanto sia importante per un’azienda il giusto presidio di questi luoghi digitali. Ad oggi, i principali social sono Meta (Facebook e Instagram), TikTok, Pinterest, Twitter e LinkedIn per il B2B.

L’informazione sui social

Vista la loro natura e la potenzialità divulgativa, i social sono diventati un luogo di informazione, con tutti i rischi che ne conseguono. La comunicazione e la propagazione delle notizie, grazie ai social, è diventata istantanea, tanto che sappiamo spesso cosa succede in luoghi remoti attraverso il loro “tam-tam“. Da un lato, questa connessione perenne sul mondo, comporta grandi benefici: negli ultimi anni abbiamo assistito a numerosi casi in cui questi mezzi di comunicazione hanno garantito un accesso libero all’informazione e mobilitato le masse per cause positive e umanitarie. Questa libertà di accesso e di gestione dell’informazione, anche da parte di soggetti non accreditati genera, però, anche grossi rischi. Un esempio è il fenomeno delle fake news. È per questo essenziale controllare le fonti e affidarsi solo a quelle attendibili.

Comunicazione Commerciale

Essere presenti sui principali canali di comunicazione Social non è più consigliato: è imperativo. Non esserci, vuol dire non esistere (o quasi). Allo stesso modo, è categorico avere una strategia ben precisa. Avere dei canali Corporate non basta. Gli utenti sono, infatti, sempre più smaliziati e utilizzano questi mezzi per ottenere informazioni sensibili anche ai fini d’acquisto. Da qui nasce la necessità di coinvolgere, nella comunicazione ai propri prospect, partner autorevoli. Essere citati da quegli attori che hanno community verticali e sono riconosciuti come affidabili è il punto di partenza per far parlare di sé nel modo corretto.

Viral storytelling

La viralità di un contenuto, spesso è un processo incontrollabile, che dipende da numerosi fattori. Però, con i giusti accorgimenti, è possibile produrre contenuti che hanno buone probabilità di generare passaparola. La prima domanda da porci per raggiungere quest’obiettivo è: chi posta questo contenuto? Se a farlo sarà una pagina o un personaggio noto, con una community ampia e attiva, il nostro contenuto avrà molte più chance di diventare virale. Far parlare di sé in modo naturale, sfruttando delle informazioni legate all’azienda che hanno un taglio informativo ed editoriale, è uno strumento eccellente per acquisire visibilità, autorevolezza e passaparola online. La seconda considerazione da fare è relativa al contenuto in sé: è interessante? Cattura l’attenzione di un utente? Ha probabilità di essere condiviso? Se le risposte sono affermative, siamo sulla strada corretta.

Il target

Il terzo elemento da non sottovalutare è il pubblico. Un target generalista, per quanto ampio, sarà potenzialmente meno reattivo di un piccolo pubblico mirato. I Social Network hanno un numero di informazioni su ciascun utente molto ampio: luogo di nascita, luogo di residenza, sesso, età, interessi, posizione lavorativa e tanto altro. Sarebbe da ingenui pensare che, chi utilizza questi strumenti a scopi professionali, non utilizzi questi dati per indirizzare meglio le proprie comunicazioni.

Alla luce di quanto detto, va da sé che avvalersi dell’ausilio di partner specializzati aiuti nell’individuazione della strada corretta da intraprendere.

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